Le auto più innovative, per un futuro di eccentrica mobilità

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Le auto più innovative, per un futuro di eccentrica mobilità

auto innovative 2016

Ormai da un paio di anni, dai vari saloni dell’auto, in particolare quello di Tokyo, arrivano le tante suggestioni dedicate alle automobili più innovative e stravaganti, nella forma e nel concept.

Soluzioni per chi guida nel traffico “vecchio stile” ce ne sono poche ma, a giudicare dalle utopie dei costruttori, tanti sono i modelli-guida pronti a rivoluzionare il concetto di auto, in ogni frangente.

Auto gonfiabili

Si parte dalle auto pneumatiche, non nel senso che siano dotate di enormi ruote, bensì siano delle vere e proprie carrozzerie che possono essere gonfiate con l’aria! La BlowCar è stata  presentata già diversi anni or sono al Salone di Bologna, come una microcar progettata con una carrozzeria composta da strutture gonfiabili – degli airbag esterni, già utilizzati spesso nella realizzazione di scivoli per gli aerei o per le sonde spaziali.
Il progetto di produzione si è arrestato per ora, ma si spera sempre che l’idea prenda piede e non venga abbandonata la derivazione aerospaziale che la rende leggera e… gonfiabile. Sembra assurdo ma in futuro prossimo, chissà, potremmo anche parcheggiare l’auto in spazi ridotti e poi ingrandirla a piacimento.

Un altro modello relativo al comparto pneumatico è quello della Flesby Airbag Auto: un autoveicolo dotato di un airbag esterno, che si gonfia in caso di collisioni. Ottima soluzione per aumentare la sicurezza auto: gonfiabile al bisogno! Nel momento in cui arriva il soccorso stradale, potrebbe trovare la carrozzeria sottostante illesa, così come gli occupanti della vettura, con buona pace di tutti.

Macchina o metro?

Alcuni modelli presentati ai recenti saloni dell’auto, guardano alle cabine della metropolitana come suggestione… è il caso della Noriori, concept car presente lo scorso anno a Tokyo, negli spazi della Saihatsu Motor Co.

Una sorta di “microvan” che può essere utilizzano con porte scorrevoli laterali, ottime anche per il trasporto di persone con disabilità motorie, biciclette, carrozzine, carrelli, etc. È presente anche una porta posteriore a battente aperto, in questa vettura che sembra uno spaccato dei mezzi pubblici, adattato ad esigenze private: sicuramente suggestivo per chi vuole la comodità ma non ama stare stipato tra i pendolari del trasporto urbano.

Guidare con lo smartphone

Diversi produttori, sono sempre al lavoro per integrare le novità della tecnologia con la guida automatica, magari su progetti speciali in collaborazione con Uber e Google. Insomma, se l’idea che il tuo smartphone guidi la tua auto mentre fai un sonnellino sembra utopia, beh, potrebbe essere invece una realtà più vicina di quanto si pensi.

L’era delle vettura automatiche si avvicina e le intelligenze artificiali possono preservarci dagli incidenti molto più di una nostra guida disattenta e svogliata. Inoltre, per molte persone affette da disabilità motoria, potrebbe essere facile guidare senza sforzi né pericoli.

In tutto ciò, la Toyota ha “caricato” la novità tecnologica con una forma assai futuristica, per la sua Toyota Coms Connect, una vettura elettrica o meglio una minicar con “guida intelligente”, che potrebbe rendere i problemi di mobilità pronti per una soluzione, soprattutto rilassante…

Le auto ad idrogeno

Sempre più diffusi i progetti in tal senso, come per la Toyota FCV Plus, una concept car ad idrogeno con celle a combustibile. Anche altre case automobilistiche stanno investendo nelle vetture a alimentate con questo gas. Una rivoluzione che potrebbe, nel futuro, liberare la parte più ecologica della mobilità, con grandi ripercussioni anche economiche sulla società.

La Honda, dal canto suo, ha presentato già da tempo la FCV Clarity, sempre un’autovettura ad idrogeno ma dedicata alla produzione in serie e al mercato di massa, che dovrebbe iniziare già a fine anno negli Stati Uniti.

La mobilità ecosostenibile chiama a gran voce, ma anche le carrozzerie si adattano e il design di queste auto innovative si fa stravagante in diversi casi, come nella Toyota, oppure classico per rassicurare, come nella Honda.

Moto o auto?

Alcune case produttrici di motoveicoli, da tempo hanno sviluppato dei reparti dedicati anche al comparto auto; in particolare la Honda, che vanta diversi modelli di autoveicoli in circolazione.

Per il salone giapponese, hanno presentato delle innovazioni che faranno la gioia di tanti motociclisti, dato che la Honda Neowing è una vera e propria maxi-moto che diventa un veicolo a 3 ruote, sempre più vicino alla mobilità stabile di un autoveicolo. Perfetto nel traffico anche per chi non è dotato del massimo equilibrio e rischia di chiamare il carroattrezzi per moto dopo la prima curva!

Anche la soluzione Honda Uni-Cub sembra stravagante ma si propone come un vero e proprio monoruota da città, per risolvere i problemi di traffico e mobilità su un ibrido tra sgabello, moto, bici, veicolo elettrico…

La nuova Yamaha Sports Ride Concept, invece, vanta una carrozzeria che è un mix tra le suggestioni delle moto nipponiche e le performance futuristiche di una supercar completamente votata alle prestazioni sportive di alto livello. Anche se si tratta solo di un modello da salone, in molti la vorrebbero per poter testare la presenza della Yamaha sul mercato automobilistico. Anche perché il progetto vanta una collaborazione con gli sviluppatori tecnologici della Formula Uno.

Le innovazioni Toyota

Tra le case automobilistiche più attive, la Toyota presenta in diversi contesti delle interessanti proposte di autoveicoli decisamente unici, dal punto di vista funzionale ed estetico.

La Toyota Mirai, ad esempio, è stata presentata al Salone di Detroit nel gennaio scorso, pronta ad essere ammirata per le sue innovative tecnologie e l’alimentazione ad idrogeno con alte performance.

Già il nome, Mirai significa futuro in giapponese, predispone a scoprire che l’auto comunica con il sistema satellitare tramite delle antenne piatte, posizionate sul tettino, con un allestimento che sfrutta la tecnologia a cristalli liquidi e “bypassa” i componenti meccanici.

Il Toyota Fuel Cell System (TFCS) non produce CO2 o agenti inquinanti, garantendo comunque una forte autonomia di guida e tempi di rifornimento di circa tre minuti – tramite la capacità di generare automaticamente l’elettricità a partire dall’idrogeno.

Presentata lo scorso anno al Salone di Tokyo, la Kikai proviene, invece, da un altro mondo e apporta suggestioni e novità di tipo estetico al mondo Toyota. Un incrocio sorprendente tra una hot rod di stile americano e una dune buggy, pensata per le spiagge, tradotta in una versione “artigianale” di autovettura, che mette bene in vista le parti del motore di solito nascoste dalla carrozzeria.

Ebbene sì, potrete controllare motore e ammortizzatori già dalla prima occhiata, forse come una volta i primi prototipi di auto permettevano.
Per i progettisti Toyota, forse, tornare al primo Novecento, tra la semplicità meccanica e la scarna estetica, forse non è meno futuristico che pensare ad un auto che va su Marte.

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