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Come agiscono i furbetti del Carroattrezzi.

 

Nel mercato economico, una delle leve commerciali più forti ed utili per far soldi ed incrementare i prezzi è lo STATO di URGENZA in cui versa il cliente. Provate a pensare cosa paghereste per una cura dentale fatta quando il dolore è insostenibile. O ancora cosa paghereste per una bottiglietta d’acqua gelida versano sotto il sole in Piazza San Giovanni a Roma durante la festività del primo Maggio.
Provate inoltre a pensare cosa sarebbe disposto a pagare un’automobilista che, nel bel mezzo della notte, subisce un guasto all’automobile in autostrada, magari con bambini piccoli al seguito, per liberarsi da quello stato di urgenza.

Ecco che, a fronte della precarietà e del bisogno in cui versano molti automobilisti sulle strade italiane, agiscono indisturbati i furbetti del Soccorso Stradale e del Carroattrezzi.
Sul Grande Raccordo Anulare (GRA) di Roma, sulla Tangenziale di Milano, sul raccordo di Napoli, sulle grandi Autostrade italiane come la Salerno-Reggio Calabria o l’A1, sono in agguato nelle aree di sosta, nelle aree di parcheggio degli autogrill, i soccorritori autostradali abusivi. Soggetti privi di titolo ed autorizzazione ad effettuare assistenza stradale ma che, grazie ad una rete di segnalatori ed intercettazioni (anche illegali operate sulle frequenze delle Radio della Polizia Locale) sugli automobilisti con il mezzo in panne, riescono a “procacciarsi” lavoro e ad applicare delle tariffe che sconfinano nella truffa.
Il mercato del soccorso stradale e dell’assistenza stradale mediante Carroattrezzi prevede delle tariffe più o meno standard. La maggior parte delle società private di soccorso stradale, livella le proprie tariffe sui prezzi medi applicati dall’ACI.

Se vuoi conoscere le tabelle ACI, clicca qui: tabelle ACI

Nei casi sopra descritti, i soggetti che operano abusivamente non applicano tariffe medie, ma usano la leva dell’urgenza per strappare prezzi da capogiro. Su interventi il cui costo medio applicato da una società seria sarebbe €100/150, arrivano ad applicare prezzi di €350/400.

Come agiscono

Generalmente, l’adescamento del cliente ha una sua procedura delineata. L’autista del mezzo di soccorso stradale, intercettato lo stato di bisogno con gli “strumenti” visti sopra, si reca sul posto e soccorro il mezzo rimanendo evasivo sul prezzo da pagare per il soccorso.
Arrivati a destinazione, talvolta senza “scaricare” l’automobile dal mezzo, cercano di estorcere cifre da capogiro. Il soggetto beneficiario del soccorso, per fuggire dall’imbarazzo e dallo stato di bisogno in cui versava, il più delle volte accetta la cifra e sborsa il denaro. Fattura? Neanche a domandarla.
Pertanto, quando vi trovate in una situazione del genere e non avete nella vostra polizza assicurativa il diritto al soccorso stradale, informatevi telefonicamente chiedendo alla compagnia che sceglierete il prezzo per il trasporto. Generalmente l’operatore, vi informerà che il prezzo è “spannometrico” visto che la tariffa di assistenza stradale prevede un diritto fisso di chiamata ed un valore variabile sulla base del numero di KM che il soccorritore dovrà effettuare.
Tuttavia, anche un importo spannometrico che può subire lievi flessioni in positivo o in negativo, vi darà un’idea più o meno fedele di quello che sarà la somma da pagare.

Se vuoi approfondire l’argomento, ti consigliamo di leggere questo articolo sulle Tariffe Soccorso Stradale.

Mi raccomando, seguite questi consigli!

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